Un email dal passato...

Ciao lippa, sono io... Nel momento in cui ti scrivo sono le 11.30 del 16 Luglio. 16 Luglio... lo sai che domani fanno 10 anni da quando feci l'incidente con lo scooter? Va be', non c'entra nulla con quello che stavo per scrivere, è che m'è venuto in mente quando ho scritto "16 Luglio"... Dicevo, quest'email è un po' speciale, perché viene dal passato. Sto usando un servizio che mi permette di mandare un email in un giorno qualunque di un qualunque anno del futuro... Perché lo sto facendo? Perché voglio dirti alcune cose, e non ho il coraggio, nè la possibilità, visto che non mi parli più, di dirtele ora... e perché non sarebbe giusto. ...... Esattamente una settimana fa ho deciso di non vederti più. L'ho deciso perché sentivo che, vista la situazione, era la cosa più giusta fa fare. Dicevo di volerti un mondo di bene, ma anche di non essere in grado di darti la felicità che ti meriti... E così, con il cuore stretto tra le mani, ho deciso che sarebbe stato più giusto non vedersi più, per terminare quella che per te era una tortura, e per me motivo di depressione. Ma la realtà si è rivelata più complicata di quanto immaginassi... La verità è che, a distanza di una settimana, sento enormemente la tua mancanza, non passa giorno, e ora di quel giorno, che un mio pensiero non vada a te... La notte mi rigiro nel letto pensando a come avrai passato la tua giornata, ricordando la tua voce e la tua risata, fino a quando, con non poca fatica, riesco ad addormentarmi... solo per risvegliarmi con lo stesso pensiero che mi ha accompagnato nel mio sonno: tu. Mi chiedo, allora, quanto intelligente sia veramente stata la mia decisione, e la risposta non è così semplice come potrebbe sembrare: sì, mi manchi, ma no, ancora non sono sicuro di aver sbagliato, prendendo quella decisione. E mi danno, per questo, perché vorrei avere almeno una certezza, in tutta questa storia. Ancora non ho ben capito perché non mi sentissi in grado di darti la felicità che meriti. Ho paura che tutto questo vada tanto indientro, fino alla mia infanzia. Ed al contempo ho paura che questa mia paura possa essere solo un modo per giustificare me stesso e le mie scelte stupide. Può trattarsi del fatto che, dentro di me, penso di non meritare l'amore sincero, incondizionato, puro, che mi hai offerto? E perché non riesco a capacitarmi del fatto che anche io, ti amo? Sì, ti amo Lippa... Ma ho paura, paura di non riuscire a tener testa alle tue aspettative, paura di diventare una persona diversa da quella che hai conosciuto e di cui ti sei innamorata, paura di non poter mantenere promesse, paura di non essere in grado di darti il supporto di cui hai bisogno, paura... paura di amare, paura di amarti. Ho acquistato un biglietto aereo per la Spagna, andrò a far visita a quella mia "amica" di cui ti parlai. No, niente sentimenti, niente sesso, niente di niente... ho solo pensato di dover sfuggire per un po' da questa realtà, ho pensato che andare a trovare lei potesse essere un modo per farlo... Ma ora che ho acquistato il biglietto, mi sembra una cosa così stupida, e penso a lei e penso a te, e so che vorrei andarci con te, e non con lei. Due estranei in una stessa casa, con altri estrani che vi gironzolano... yay! Che bello... e come no. L'ho comprato ieri, dopo vari tentennamenti... mi son detto "o la va, o la spacca". Mi sa che la spacca. Chi sa come starai quando riceverai quest'email, se avrai incontrato qualcuno, se sarai felice... Ti auguro tutta la felicità di questo mondo, Lippa, tutta quella che io non mi sento in grado di darti, o di dare a chicchessia... E' tanto vigliacco da parte mia, lo so. Ma che senso avrebbe forzarmi di non esserlo, a questo punto? Non saprei mai se lo stessi facendo per dimostrare a me stesso di essere in grado di amare, o se lo stessi facendo per dimostrare a te il mio amore sincero. E' andata così... spero di riuscire a trarre degli insegnamenti, da tutto questo. Ti amo, Lippa.