A letter from September 9th, 2020

Dear FutureMe, Ciao Simone, sono te dal passato. Sorpreso vero? Immagino tu ti sia completamente dimenticato di aver scritto queste parole. Eppure ne sentivo il bisogno di scrivere queste parole. Come stai? Sono passati 5 anni, spero decisamente meglio. Sai benissimo quanto sia stato difficile questo 2020 per noi, hai dovuto affrontare forse una delle sfide più difficili che la vita ci pone davanti ma, conoscendoti, so che non ti sarai arreso. Cosa fai adesso? Sei felice? Se i miei calcoli sono giusti, avrai concluso il tuo percorso universitario, ammesso e non concesso che tu l'abbia concluso, con te non si sa mai. La domanda più importante è: Canti ancora? Ce l'hai fatta? Spero di sì. Se c'è una cosa di cui sono certo adesso, nella mia vita, è la musica, e spero con tutto me stesso che tu abbia coltivato questa nostra passione, perché è la nostra strada. Lo è sempre stata. Invece, come va con quel riflesso allo specchio? Ti vuoi bene un po' di più? Hai capito finalmente che andiamo bene così come siamo? E che, soprattutto, non dobbiamo vergognarci di ciò che siamo? L'amore? L'hai trovato? Hai vissuto quella favola? Spero tu ricorderai per chi abbiamo perso la testa in questo 2020. Sei riuscito a farti notare? Chi può dirlo, magari adesso siete insieme. Se non è così, pazienza. Qualsiasi cosa succeda, voglio che tu sappia che va bene se qualche volta senti di non farcela, se senti il mondo pesante. Tutto passa, i pensieri sono solo pensieri, e la vita è così bella. Ricordati chi sei davvero, e ricordati anche chi sei stato. Spero che, quando leggerai questa lettera, sarai una versione migliore di me stesso. Non smettere mai di credere in quei sogni, per nessuna ragione al mondo, vai avanti a testa alta e non permettere mai a nessuno di dirti chi sei. Ti voglio bene, so che non ce lo diciamo spesso. Simone, cioè te dal passato. (Lo so, una figata assurda) P.s nel caso l'avessi dimenticato, folklore è un album bellissimo.